Happiness @work: format possibili dall’ascolto all’engagement

Abbiamo raccontato quale sia il “vantaggio della felicità” : la job satisfaction del singolo è importante per il benessere generale dell’azienda. Per questo sempre più aziende scelgono di investire nella crescita positiva delle persone mettendo in campo una strategia integrata e ben progettata

Ma come procedere? E quali strumenti mettere in campo? Vediamo insieme qualche esempio di format possibile.

Mi curo di te: il benessere parte dall’ascolto inclusivo

Raccogliere opinioni, bisogni e suggerimenti è il punto cardine da cui partire per lo studio di un piano di well-being integrato. Ecco perché abbracciare una cultura del benessere in azienda può diventare motore d’azione di una leadership veramente inclusiva.

Francesca Valente, responsabile People&Organization di Enel Italia in un’intervista del Dossier Welfare 2021 racconta come sia importante partire da un “ascolto attivo dei bisogni e dei disagi delle persone, per capire come disegnare dei progetti allineati a questi stessi bisogni e disagi”. Aggiunge che ascoltare davvero ciascuno significa dire “mi curo di te non solo quando vieni in ufficio ma sempre, perché il tuo benessere è una ricchezza”. Dunque raggiungere la happiness at work significa coinvolgere il dipendente a 360 gradi, non solo dal punto di vista professionale ma come persona nella sua complessità, aiutandolo a cercare ogni giorno quell’equilibrio vita privata-vita lavorativa che sta alla base della sua felicità.

Cosa significa per un’azienda “investire in felicità”?
Scopri di più in questo articolo

Un format possibile e molto efficace per coinvolgere i dipendenti nel piano di well-being da attivare è l’organizzazione di una Survey Esperienziale, pianificabile in tutta sicurezza con partecipazioni contingentate.

BC eventi e comunicazione ha coordinato per Gruppo PSA Italia una giornata dedicata alla sperimentazione con laboratori pratici e corner tematici. I dipendenti, prenotandosi per slot orari, hanno partecipato a varie attività: dallo yoga al gruppo di ascolto sulla genitorialità, dal corso di primo soccorso al gruppo di running, dalla nutrizionista alla ginnastica posturale…


La proposta dunque di tanti “assaggi” ha permesso ai dipendenti di toccare con mano e quindi di esprimere il loro interesse consapevole. In seguito a questa esperienza il management ha potuto progettare un piano di welfare non calato dall’alto ma davvero condiviso, inclusivo e orientato alle esigenze e aspettative dei partecipanti.

Vuoi conoscere meglio il format Survey esperienziale?
Scrivici: ci metteremo insieme in ascolto delle vostre esigenze!

Sfida al benessere: format challenge per portare l’engagement al primo posto

Se di qualità della vita si parla, ecco che la salute compare tra i primi posti, intesa come gestione dello stress, sana alimentazione e attività fisica. Facendo tesoro dello stato emergenziale che tutti stiamo vivendo, è bene che le risorse umane si impegnino nel sensibilizzare i dipendenti su questi temi, incoraggiando la cura di sè e favorendo l’adozione di abitudini virtuose, tramite strategie digitali, da remoto o miste, ingaggianti e stimolanti.

Un esempio di questo processo, lo abbiamo toccato con mano a fine 2021 per il gruppo Entain.

BC ha strutturato un percorso di engagement sfidante e inclusivo sul tema degli stili di vita e dello sport: una challenge collettiva su app ha visto i dipendenti coinvolti in sfide personali e di team (con obiettivi da raggiungere in passi, minuti di sport, mindfulness, yoga, ore di sonno).

Inoltre, un’istallazione ha fatto rivivere gli spazi aziendali, invitando tutti i collaboratori a ”pedalare a zero emissioni” su delle energy bike, per mettersi in gioco in modo sostenibile. A conclusione del percorso l’impegno di tutti è stato trasformato in alberi piantati. 

Risultato finale? Benessere per l’azienda e per il Pianeta!

Non sapete da dove iniziare per strutturare il vostro piano di well-being interno?
BC può essere al vostro fianco: contattaci e parliamone insieme!
Intanto ti lasciamo qualche consiglio utile.

 

Consigli per una felicità lavorativa come “buona abitudine”

Ricordate sempre: alcune attività favoriscono naturalmente la felicità, allontanando la “chimica negativa” del cosiddetto stress da lavoro correlato. Quali?

Ecco i nostri consigli per alimentare delle attitudini positive nei vostri dipendenti:

  1. Mens sana in corpore sano: prendersi cura della salute, prestando attenzione ai corretti stili di vita, tra cui alimentazione e attività fisica
  2. Più “noi” e meno “io”: favorire la collaborazione tra colleghi, insegnare a praticare la gratitudine, la gentilezza, il rispetto ovvero come coltivare relazioni di qualità
  3. A ciascuno il suo x-factor: mettere in luce il potenziale di ciascuno portandolo a realizzazione nel lavoro quotidiano, favorendo la formazione continua
  4. Dare spazio al flow: lasciare tempo e modo perché ciascuno possa vivere pienamente il presente, dedicarsi a una passione e ricaricare l’energia, bilanciando vita privata e lavorativa
  5. Pianificare insieme: darsi obiettivi da perseguire in gruppo, immaginando il futuro con ottimismo