LET’S PLAY TOGETHER – Perché mettersi in gioco in azienda

Che ‘‘giocando si impara’’ lo sappiamo fin da bambini, eppure talvolta dimentichiamo che smettere di giocare non significa diventare grandi, ma solo smettere di crescere.

HOMO LUDENS: giocare è una cosa seria, anche in azienda

Sempre più aziende negli ultimi anni si sono affidate alla metodologia del gioco: la gamification si sta diffondendo nel mondo aziendale come uno dei trend più innovativi e rilevanti, da applicare in diversi ambiti, sia interni (dal team building alla formazione, dal recruitment all’engagement) sia esterni in ottica di customer experience e non solo.

Perché si gioca? Fin dall’infanzia, si gioca per imparare a vivere. Il gioco serve proprio a questo: a rappresentare la realtà attraverso un modello in miniatura, una ‘’illusione’’ (lo dice la parola stessa: dal latino, in-ludere), un ambiente ‘’protetto’’ dove è possibile sperimentare, sbagliare e quindi imparare. Ecco perché il gioco risulta essere uno strumento utile anche in azienda. 

Da che mondo è mondo, infatti, homo sapiens e homo ludens coincidono, anzi di più: anche gli animali giocano. L’attività ludica è un fattore pre-culturale, è un atto naturale e utile alla crescita, che va al di là di ogni differenza sociale: è un’azione per sua stessa natura inclusiva e collaborativa.

Introdurre la gamification in azienda significa sfruttare le potenzialità del gioco soprattutto in termini di coinvolgimento. In particolare, sono innegabili i vantaggi dell’attività ludica in ottica employee engagement e nella formazione: il linguaggio del gioco infatti contribuisce a creare uno spazio di condivisione, dove sperimentare competenze e dinamiche personali e di squadra, difficili da cogliere nella routine lavorativa.

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PLAY EXPERIENCE: un gioco di squadra

Dagli iconici mattoncini Lego® ai quiz-show ludici digitali, passando per il Board Game aziendale, l’altro prezioso contributo del gioco in azienda è certamente l’ambito dei team building.  Sentire in azienda le urla gioiose di un tiro alla fune, o al contrario, il silenzio concentrato di tavolate di Risiko®, può sembrare a un primo sguardo un momento di puro svago che viene ‘‘regalato’’ ai dipendenti. Così non è. Organizzare un team building per i vari gruppi di lavoro, oltre che dimostrare l’attenzione dell’azienda verso i propri dipendenti è certamente una strategia di business da non sottovalutare e uno strumento molto potente, soprattutto in un momento di ripartenza, ancor più fondamentale oggi, dove le interazioni sono per lo più a distanza.

Conoscendone la valenza, BC eventi e comunicazione propone alle aziende attività che mettono al centro il tema del gioco: un momento di “connessione” che favorisce il team work e la competizione positiva, aiutando a percorrere nuove strade di scoperta dell’altro, di condivisione, inclusione e crescita.

 

Perché sia efficace un team building proposto come game based-learning, deve essere progettato come immersivo e interattivo, perché veda i dipendenti immersi nel ‘‘flow’’, completamente assorti in un’attività che risulta un piacere con la sensazione che il tempo stia volando. Ben si intende il mood, dal termine inglese ‘’play’’, che evidenzia la componente di divertimento, partecipazione ed engagement che devono essere cuore dell’attività proposta.

Da non dimenticare sarà poi il momento di debrief, dove evidenziare quanto appreso e come l’attività ludica è stata metafora della cooperazione lavorativa. Diventa così evidente che giocare è un lavoro di squadra: il gioco è coinvolgimento, motivazione, legame, ascolto e fiducia nei compagni, collaborazione interfunzionale, ma anche impegno, strategia e gioire insieme per gli obiettivi raggiunti.

 

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PERCHE’ GIOCARE: 5 buoni motivi da ricordare

  1. Scopri chi sei: il gioco ‘‘rompe il ghiaccio’’ creando l’opportunità di una conoscenza reciproca, come poche altre attività umane. Come disse Platone ‘’Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione’’
  2. ‘’Stai al gioco’’: nell’attività ludica si impara a comprendere e rispettare ruoli assegnati, dinamiche interpersonali e regole di comportamento. Si ha a che fare con una competizione positiva e si impara ad accettare le sconfitte.
  3. Un concentrato di divertimento: il gioco favorisce la capacità di concentrazione, l’ascolto e l’attenzione all’altro, permette di apprendere più velocemente nuove conoscenze ed informazioni, senza fatica e divertendosi.
  4. Sviluppa le capacità STE(A)M: senza quasi rendercene conto ci approcciamo al gioco come ad una ricerca scientifica, dall’analisi del contesto, al calcolo delle probabilità fino alla creazione della strategia per puntare all’obiettivo.
  5. Mantieni un cervello giovane: il gioco è come uno stretching per il cervello, favorisce l’agilità mentale e ne accresce le potenzialità e skills. Ricordati di giocare e mantieni il cervello in allenamento!